Agevolazioni: come funziona l’ecobonus 110%
Dal 1 luglio è entrato il vigore l’Ecobonus edilizia del 110%, si tratta però di un avvio solo formale perché il decreto Rilancio che ha previsto le nuove norme è ancora all’esame del Parlamento, che ha tempo fino al 18 luglio per approvare il decreto Rilancio, che diventerà emendato.
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In tanti avrete sentito parlare in questi mesi dell’ecobonus edilizia del 110%, approfondiamo insieme di cosa si tratta e quali sono le spese che vi rientrano.
Dal 1 luglio è entrato il vigore l’Ecobonus edilizia del 110%, si tratta però di un avvio solo formale perché il decreto Rilancio che ha previsto le nuove norme è ancora all’esame del Parlamento, che ha tempo fino al 18 luglio per approvare il decreto Rilancio, che diventerà emendato.
Nel Decreto Rilancio D.L. n. 34/2020 “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonche’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” sono state inserite nuove detrazioni inerenti spese sostenute per la riqualificazione energetica o sismica.
Con questo superbonus al 110% si vuole rilanciare il settore edile, favorendo gli investimenti dei privati provando a dare una spinta alla ripresa economica dopo il lockdown causa covid-19.
Il bonus 110 permette di pagare poco o nulla, grazie alle opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito d’imposta che si pongono come alternative alla possibilità di fruire della detrazione in 5 rate annuali. Il tutto per spese documentate e sostenute dal 1° luglio 2020 e fino al 31 dicembre 2021. Le spese riconosciute nel bonus sono quelle riguardanti lavori di:
- Isolamento termico superfici opache verticali e orizzontali
- Materiali isolanti in rispetto ai criteri minimi ambientali
- Impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda
- Impianti a pompa di calore
- Impianti ibridi o geotermici abbinati ad impianti fotovoltaici
- Miglioramento di almeno 2 classi energetiche da dimostrare attraverso l’APE
- Installazione impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo
(Fonte Soel24ore)
(Fonte Messaggero)
Tra le novità dell’ultima ora c’è l’estensione dell’agevolazione al 110% per la sostituzione delle caldaie agli immobili situati nei comuni montani non interessati da procedure di infrazione comunitaria con l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente. Stessa estensione anche per gli interventi sulle villette a schiera o delle singole case dove si aggiunge anche la possibilità di installare con lo sconto fiscale del 110% caldaie a biomassa nelle aree del paese non metanizzate.
Per capire cosa poter fare e come accedere al bonus vi consigliamo di affidarvi a dei professionisti, un tecnico qualificato, che a seguito di un sopralluogo presso la vostra abitazione, potrà fornirvi un preventivo dettagliato di spesa con i costi certi e i benefici legati all’ecobonus. Le imprese edili più virtuose e strutturate vi seguiranno direttamente tutta la pratica relativa all’incentivi statali. Non fermatevi al primo preventivo, chiedetene almeno due, così da poter confrontarli e capire a chi affidare con sicurezza e tranquillità i lavori che andrete a fare presso la vostra casa.