Revisione della caldaia

Revisione della caldaia: ecco tutte le cose da sapere!

Per evitare che possano accadere degli sgradevoli incidenti o che ci siano degli sprechi energetici, è importante far revisionare la propria caldaia una volta all’anno.

Produttori e installatori di caldaie consigliano di effettuare una revisione annuale per mantenere più a lungo il buon funzionamento del dispositivo. Per effettuare una corretta revisione è fondamentale seguire con attenzione delle regole che vengono aggiornate ogni anno.

Cerchiamo di capire come devono essere effettuate.

Le disposizioni previste per la revisione delle caldaie

La caldaia una volta consegnata ed installata è sempre accompagnata da un libretto di istruzioni che prescrive la periodicità della manutenzione ordinaria. Qualora il documento fosse andato perso la legge prevede con quale cadenza vengano effettuati i controlli ordinari che coincidono con la cadenza dei controlli di efficienza energetica, la periodicità è sempre calcolata in funzione della tecnologia e della potenza dell’apparecchio.

È importante sapere che qualsiasi tipo di revisione effettuata da ditte specializzate deve rispettare la normativa DPR 74/2013 e il decreto legislativo 48/2000.

Per quanto concerne la prima normativa possiamo dire che in essa viene sottolineato il fatto che ogni impianto termico deve essere sottoposto a revisione e ad una manutenzione periodica.

Parlando invece del decreto possiamo dire che  esso definisce un impianto termico ovvero un impianto concepito per regolare la climatizzazione di un ambiente o che venga utilizzato solamente per produrre acqua calda da utilizzare nella propria casa.

È doveroso ricordare che secondo questo ultimo decreto non fanno parte degli impianti termici le stufette mobili, boiler e scaldabagno.

I tipi di revisione da effettuare

Per poter considerare un impianto termico funzionante e a norma dovrai far eseguire due tipologie di interventi ovvero una manutenzione ordinaria e un controllo di efficienza energetica (meglio noto come verifica dei fumi).

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La manutenzione consiste nel controllare scrupolosamente ogni parte dell’impianto termico verificando che funzioni correttamente.

Qualora alcuni pezzi fossero danneggiati, è bene sostituirli immediatamente per evitare delle problematiche future.

Il controllo di efficienza energetica invece prevede una verifica dei fumi degli impianti termici e la valutazione dei loro consumi.

Al termine del controllo dei fumi l’operatore deve compilare il Rapporto di Efficienza Energetica in cui si impegna a rispondere di quanto dichiarato, firmando il documento. La certificazione deve essere rilasciata in due copie.

  • Una viene consegnata al responsabile della caldaia, che la inserisce nel libretto dell’impianto.
  • L’altra viene spedita all’ufficio pubblico che sovrintende le ispezioni. Nel caso in cui la Regione o il Comune si facciano carico di spese per eseguire i controlli, a questa copia deve essere allegato il bollino o il segno identificativo convenuto.

Dal 15 ottobre 2014 occorre adottare la nuova versione del libretto di impianto. La composizione è stata progettata a moduli, perché il responsabile possa occuparsi solo delle parti corrispondenti a ciò che è stato effettivamente installato.

In occasione della revisione ordinaria della caldaia, il tecnico si dedica anche alla pulizia del bruciatore e dello scambiatore. Il calcare dell’acqua può infatti ostruire lo scambiatore, mentre la fuliggine, le scorie, possono interferire con il funzionamento del bruciatore.

Importante è sapere che entrambe le manutenzioni  devono essere obbligatoriamente fatte da delle ditte abilitate ai sensi del Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico n.37 del 22 gennaio 2008.

 

Sanzioni e multe per la mancata revisione

Qualora la vostra caldaia o il vostro impianto termico non venga revisionato è possibile che venga applicata una sanzione.

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Nella maggior parte dei casi le multe che vengono applicate per questa mancanza ammontano ad una cifra che può variare dai 500 ai 3.000 euro per gli impianti termici privati, mentre per quelli situati nelle aziende o nelle strutture commerciali può ammontare a 1000 euro.

Nel caso riscontrarsi che la tua caldaia non è stata revisionata, puoi contattare la ditta che ha installato la tua caldaia che dovrà intervenire prontamente ad effettuare questa verifica.

Solo in questo modo potrai evitare la sanzione amministrativa.

 

Ecco spiegato a grandi linee come deve essere effettuata la revisione di una caldaia nel 2021.